"IL DIGIUNO CHE IO GRADISCO
NON È FORSE QUESTO?"
"E' nel mese di Ramadan che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione. Chi di voi ne testimoni [l'inizio] digiuni." (Sura 2:185a)
"Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio" (Sura 2:185b)
Avvertenze: Le citazioni coraniche sono dal Corano Ed. Al Hikma 1994, Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia (U.C.O.I.I.)
Osservi il digiuno? Vedi qualche bisogno di praticare il digiuno? Se i comandamenti di Dio sono importanti per te, allora sicuramente è anche importante per te praticare il digiuno.
Spesso uomini e donne che si astengono dal cibo, dallacqua e da sostanze dannose, in realtà non digiunano nel modo che vuole Dio. Cè poca comprensione intorno al digiuno nel nostro mondo.
Digiunare nel Corano & nell' Hadith
Il digiuno del Ramadan è imposto molto chiaramente dal Corano. Un quinto di tutte le persone del pianeta sono chiamate ad astenersi dal cibo durante le ore di luce del giorno. Questo mese è la commemorazione della rivelazione del Corano e dovrebbe essere accompagnata da preghiere e lettura del Corano. È un esercizio compassionevole, con flessibilità data agli ammalati e ai viaggiatori. Lintenzione di Dio è rivelata: "Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio,..." (sura 2:185b).
"LIslam è stato fondato su cinque [pilastri]" tra i quali cè il digiuno nel mese del Ramadan (Al Nawawi Quaranta Hadith: 3). Il Digiuno è anche menzionato come uno dei requisiti per entrare nel Paradiso (Al Nawawi: 22). Cè qualche dubbio su quanto fosse importante per Maometto e i suoi compagni?
Allo stesso tempo bisogna ricordare che il digiuno non è caratteristico di una sola religione: nessuno sia così orgoglioso da credere che le sue buone opere siano migliori di quelle di qualcun altro. Anche nei giorni di Maometto il gran numero di non-musulmani digiunava nella stessa maniera dei compagni del Profeta (Al Nawawi: 25). Persino gli atei e i pagani digiunavano, ma certamente non per Dio.
Digiunare oggi
Dovremmo ammettere a questo punto, che sia i cristiani che i musulmani in tutto il mondo hanno fallito riguardo al loro mandato di digiunare. Per esempio, è risaputo molto bene che nel mondo musulmano, durante il mese di Ramadan, viene consumato più cibo che in qualsiasi altro periodo dellanno. In più, questo mese è conosciuto come un momento molto difficile tra i musulmani, con molte tensioni nella società che frequentemente finiscono in rabbia e lotte.
Il mondo cristiano in generale non è migliore, il digiuno si è trasformato per molti da unazione segreta ad una pressoché inesistente, anche se vi sono alcuni che digiunano ancora durante la quaresima. Se stiamo ricercando il digiuno scelto da Dio, allora non dovremmo rinfacciarci i fallimenti gli uni degli altri. La maggior parte degli abusi nel mondo musulmano ed in quello cristiano deriva dal pozzo nero del materialismo che ha inondato lintero pianeta.
Ma cosa ne viene a te o a me se i musulmani e i cristiani non digiunano nel modo giusto? Pensiamo forse che le leggi di Dio consistano in ciò che noi vediamo praticare dalla gente che ci circonda? No, dobbiamo ricercare il digiuno prescelto, quello insegnato da tutti i profeti, da Adamo attraverso Abraamo e la sua progenie retta (Galati 3.29)!
1000 anni prima di Hijra
Dio ha sempre avuto i suoi profeti che richiamavano il Suo popolo al pentimento. Questo era il caso del profeta Isaia, un discendente di Abraamo che viveva e profetizzava prima dellavvento del Cristianesimo e dellIslam, in un tempo in cui il popolo di Dio si era dimenticato di ciò che era il digiuno scelto da Lui. Egli dichiara:
"Ecco, voi digiunate per litigare, per fare discussioni, e colpite con pugno malvagio; oggi, voi non digiunate in modo da far ascoltare la vostra voce in alto. É forse questo il digiuno di cui mi compiaccio, il giorno in cui luomo si umilia? Curvare la testa come un giunco, sdraiarsi sul sacco e sulla cenere, è dunque questo ciò che chiami digiuno, giorno gradito al SIGNORE? Il digiuno che io gradisco non è forse questo: che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo, che si lascino liberi gli oppressi e che si spezzi ogni tipo di giogo? Non è forse questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu conduca a casa tua gli infelici privi di riparo, che quando vedi uno nudo tu lo copra e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne? Allora la tua luce spunterà come laurora, la tua guarigione germoglierà prontamente; la tua giustizia ti precederà, la gloria del SIGNORE sarà la tua retroguardia." (Isaia 58:4-8).
Circa seicento anni prima di Maometto, Gesù, il Messia dichiarò:
"Quando digiunate, non abbiate un aspetto malinconico come gli ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità: questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia, affinché non appaia agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa." (Matteo 6:16-18).
Attenersi ai profeti
Se i profeti parlano, dobbiamo ascoltare, anche se viviamo centinaia di anni dopo il loro ministerio. Gli insegnamenti di Gesù su questo argomento meritano il nostro rispetto. Egli disse che dopo la Sua partenza, i Suoi seguaci avrebbero digiunato. Fu esattamente quello che accadde. I compagni di Gesù e i loro seguaci praticavano attivamente il digiuno nascosto, normalmente due volte alla settimana, anche se molti increduli rifiutavano di fare così. Vi erano anche momenti in cui i credenti digiunavano assieme, solitamente in tempi difficili o per eventi speciali. Non era un digiuno annuale prescritto. Esso aveva uno scopo immediato. Con il denaro che avrebbero speso per il cibo, coloro che digiunavano donavano agli affamati, sia credenti che non-credenti, senza chiedere compensi. Essi vedevano ciò come parte del loro amore per Dio, non come un mezzo per guadagnarsi il diritto di andare in Paradiso. Essi desideravano vivere per lo Spirito di Dio e non per il loro stomaco.
Il loro era anche un digiuno di compassione. Nessuno doveva essere costretto a digiunare sia privatamente che pubblicamente, perché questo era quanto facevano i religiosi ipocriti. Se la società ci costringe a digiunare, allora ci deruba della gioia di obbedire Dio con amore.
Dovrebbe essere lo stesso per noi oggi, se cerchiamo di seguire i profeti. Il nostro digiunare dovrebbe essere visto solo da Dio. Dovrebbe essere un mezzo per controllare il nostro appetito, non per aggravarlo. Dovrebbe porre fine al peccato. Dovrebbe procurare cibo a coloro che stanno morendo di fame e sono nel bisogno. Dovrebbe darci lopportunità di pregare e intercedere davanti a Dio per quelli che stanno intorno a noi. Dovrebbe purificare le nostre anime affinché nel nostro carattere diventiamo più simili ai profeti di Dio. Le nostre vite dovrebbero cambiare attraverso il digiuno. E soprattutto, il digiunare dovrebbe aiutarci a conoscere meglio Dio, non soltanto a conoscere fatti e dottrine riguardo a Dio.
DOMANDATI: Il tuo digiuno è una pratica pubblica o privata? Se non è in privato, allora mi dispiace, ma tu hai già ricevuto la tua ricompensa, lapprovazione della società. Se è segreto, allora la tua ricompensa è in cielo, con Dio.
DOMANDATI: Il tuo digiuno è parte di un processo regolare e giornaliero per vincere i tuoi peccati e i tuoi appetiti, per chiedere a Dio di raffinare il tuo carattere per adattarlo al Suo? No, potresti dire, stupito. Nessuno può essere come Dio. Dio soltanto è Dio. Questo è vero. Ma Dio ha fatto luomo a Sua propria immagine. Non siamo come le bestie, incapaci di comprendere Dio. Egli è in grado di avere comunione con ciò che ha creato a Sua immagine.
E cosa è la religione senza questo raffinamento del nostro carattere perché diventi simile al Suo? Non è niente altro che un insieme di regole! Le regole sono inventate dagli uomini, ma solo Dio crea la strada per farsi conoscere.
Se dici sì, il mio digiuno è un mezzo per costruire una relazione con Dio, allora va bene. Hai fatto un buon passo nella comprensione del digiuno scelto da Dio, come insegnato da Gesù, figlio di Maria. E attraverso il Suo digiuno sacro, segreto, prendendo su di noi la vita di Gesù Cristo, noi impariamo cosa significa amare e conoscere Dio. Di questo testimoniano tutti i profeti.
"Il digiuno che io gradisco non è forse questo...?"