COSA HA FATTO DI SBAGLIATO ADAMO?

Sura 20:120-121

Gli sussurrò Satana: "O Adamo, vuoi che ti mostri l'albero dell'eternità e il regno imperituro? ".

Ne mangiarono entrambi e presero coscienza della loro nudità. Iniziarono a coprirsi intrecciando foglie del giardino. Adamo disobbedì al suo Signore e si traviò.

Avvertenze: Le citazioni coraniche sono dal Corano Ed. Al Hikma 1994, Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia (U.C.O.I.I.)

COSA HA FATTO DI SBAGLIATO ADAMO?

L'opinione musulmana

Allah disse ad Adamo e sua moglie di vivere nel Giardino e di mangiare tutto quello che volevano dei tanti e lussureggianti alberi che c'erano. Specificò, però, che c'era un albero dal quale non dovevano mangiare nulla. Satana sussurrò ad Adamo e sua moglie di essere un consigliere sincero che poteva mostrare loro come vivere per sempre in un regno che non sarebbe mai finito. Essi furono ingannati da Satana: mangiarono il frutto dell'albero, così divennero consapevoli della loro nudità. Allah li chiamò perché dessero una spiegazione della loro azione. Essi confessarono il loro sbaglio e, riconoscendo di aver rovinato le loro anime, si appellarono alla misericordia di Allah. Egli li mandò sulla terra per un periodo di tempo e disse loro che, siccome erano stati derubati dei loro abiti da Satana, dovevano rivestirsi di giustizia obbedendo Allah. Solo in questo modo essi avrebbero potuto riguadagnare l'accesso al Giardino dopo la morte.

La risposta cristiana

Nel racconto biblico Dio creò prima Adamo e poi Eva. Egli li creò a Sua immagine e somiglianza e diede loro dominio su tutta la terra. Il Giardino dell'Eden era parte del mondo, a differenza di quanto è scritto nel Corano. Dio disse ad Adamo ed Eva di non mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male. Adamo non fu ingannato: egli mangiò del frutto semplicemente perché Eva gli diede il frutto, nella piena consapevolezza del male che stava commettendo. Allora essi si resero conto di essere nudi. Dio passeggiava nel giardino di sera e chiamò Adamo. Egli accusò Eva ed Eva accusò Satana. Dio pronunziò il suo giudizio su loro e punì le Sue creature: Eva fu maledetta con le doglie del parto ed il dominio dell'uomo; la maledizione di Adamo portò la morte, i problemi, le malattie e il lavoro con il sudore della fronte in tutta la creazione. Infine Dio cacciò Adamo ed Eva dal Giardino dell'Eden.

La natura e le conseguenze del peccato

L'opinione musulmana

Per l'Islam, il peccato è la violazione della legge. Non corrompe i cuori e le menti dei tragressori. Il peccato di Adamo non ha danneggiato il mondo in alcuna maniera. La punizione di Adamo e sua moglie fu di essere costretti a vivere sulla terra. I discendenti di Adamo sono messi tutti alla prova dell'obbedienza, sebbene, secondo la maggior parte dei musulmani, nessuno deve essere considerato colpevole prima di essere nato. La legge islamica (Shari'a) e la giurisprudenza (Fiqh) trattano soprattutto l'argomento della trasgressione della Legge. L'uomo è creato debole e commette errori e sbagli.

Allah ha dato indicazioni per ogni aspetto della vita, incluso leggi penali, sociali, civili e religiose. La deviazione da questi modelli è il peccato che si risolve nel fallimento della società, delle relazioni, del commercio e della cultura. I peccati eterni sono applicabili solo ai non credenti o agli apostati dell'Islam.

C'è una graduatoria di peccati:

1. sayyi'a, khati'a: sbagli (sura 7:168; 17:31, 40:45; 47:19; 48:2)

2. i'tada, junah, dhanb: immoralità (sura 2:190,229; 17:17; 33:55)

3. haram: trasgressioni (sura 5:4; 6:146)

4. ithm, dhulam, fujur, su', fasad, fisk, kufr: malvagità e depravazioni

(sura 2:99,205; 4:50,112,123,136; 12:79; 38:62; 82:14)

5. shirk: attribuire un partner ad Allah (sura 4:48)

In genere i musulmani sono preservati dal commettere questi peccati da Allah, ma questa protezione non è fornita ai non-musulmani.

Ad ogni modo, ad ogni categoria di peccato corrisponde una punizione specifica. Nel Corano e nell'Hadith viene dato molto spazio a queste punizioni. I musulmani sostengono che Allah può perdonare qualunque peccato tranne che il peccato di shirk (sura 4:48).

L'opinione cristiana

Secondo la visione del Cristianesimo il mondo è stato creato perfetto, ma è diventato pieno di dolore, morte, decadimento, malattie e corruzione a causa del peccato di Adamo. Gli esseri umani sono stati creati buoni, ma si sono corrotti, non solamente nel corpo esteriore, che ora è soggetto alla morte, ma anche nell'interiore che è diventato pieno di oscurità, egoismo e malvagità. Il peccato non è soltanto la violazione della legge, ma determina la corruzione della vita e di tutta la creazione. Quando qualcosa cade sotto la potenza del peccato e del male non riesce più a liberarsene. Il peccato corrompe, rende schiavo, perverte ed alla fine porta alla morte. Dato che Adamo ed Eva si sottomisero a Satana, divennero schiavi del peccato. A causa dei loro desideri egoistici, la relazione con Dio, che prima era libera ed aperta, fu distrutta. Dio non poteva più tollerare la loro presenza, sebbene Egli li avesse creati a Sua immagine per essere Suoi amici, anzi Suoi figliuoli.

Il peccato di Adamo non fu la violazione dei comandamenti di Dio, ma la frattura dell'amicizia con Dio. Dio chiamò Adamo perché la prima cosa che Egli voleva focalizzare era la frattura della loro amicizia. Nascondendosi da Colui che era prima suo amico, Adamo rivelò che il peccato rappresentava una sorta di divorzio causato dalla sua disobbedienza. Adamo sapeva di avere tradito Colui che era sceso nel Giardino per passeggiare e camminare con lui. La fiducia e l'intimità che lo avevano legato al suo Creatore erano svaniti e non potevano essere ricostituiti semplicemente con una parola di perdono. Le ferite inferte da un amico fanno sempre più male e sono difficili da essere sanate. Questa corruzione e separazione da Dio è poi passata su tutta la progenie di Adamo, arrivando sino a noi. Nel resto della Bibbia vediamo Dio che in molti modi cerca di attirare l'umanità di nuovo verso di sé in una nuova relazione con Lui.

La risposta al problema del peccato

Per l'Islam il peccato o "gli sbagli" non costituiscono un problema fondamentale. Se la relazione tra Allah e l'umanità è una relazione del tipo padrone-schiavo, lo schiavo può essere nuovamente mandato a lavorare anche dopo aver commesso qualche disobbedienza. Siccome il peccato è visto semplicemente come una disobbedienza e non come completa separazione dal Creatore, l'Islam non ha la concezione della corruzione e della distanza provocata dal peccato.

Nel Cristianesimo il peccato è un problema fondamentale, non solo per l'umanità, ma per l'intero universo. Spezzare la relazione con Dio è molto più che una semplice disobbedienza: significa essere tagliati fuori dalla vita, dalla salute, dalla vitalità, dalla pace, dalla gioia, dalla sicurezza e dalla felicità. Quando Adamo ed Eva tradirono Dio, seguendo il consiglio di Satana piuttosto che quello del loro Amico, determinarono una frattura nella stabilità dell'intero universo. All'inizio Dio ed Adamo camminavano e parlavano insieme in un'intima e completa relazione (Genesi 3:8-9). Una volta commesso il peccato quella relazione fu insanabilmente pregiudicata. Dio non poteva più camminare e parlare con Adamo ed Eva, e li allontanò dalla Sua presenza.

Separati dal loro Amico, il Creatore, gli essere umani non possono conservare la propria integrità, ma inevitabilmente precipitano verso la morte, la decadenza, l'egoismo, le malattie, le sofferenze e dolori. Poiché una vita di peccato conduce inesorabilmente alla morte e al decadimento, l'unica risposta al problema del peccato, che ha separato l'umanità da Dio, era la morte di ogni cosa e l'inizio di una nuova umanità e di un nuovo universo.

Nel Vecchio Testamento Dio mostra che il peccato trova la sua fine solo nella morte e nell'inferno.

Nel Nuovo Testamento troviamo il Figlio di Dio che assume una vita terrena, storica, nasce dalla Vergine Maria e vive una vita di perfetta intimità con il Padre attraverso lo Spirito di Dio. Quando Gesù morì, mise a morte tutto il mondo. Egli portò su di sé tutta la morte e la corruzione che il peccato produce e ne annullò gli effetti nella Sua morte. Ma quando Egli risuscitò dalla morte, era differente. Aveva un nuovo corpo, molto più potente e illimitato del Suo vecchio corpo umano.

La restaurazione della relazione

Il nuovo modello di vita umana rivelata alla resurrezione di Gesù Cristo è in perfetta, intima amicizia con Dio. Nella morte di Cristo il grave problema del peccato trova la sua soluzione e nella Sua resurrezione la nostra relazione spezzata con Dio è finalmente restaurata.

La vita in Gesù Cristo fa sì che il peccato commesso da Adamo, e dei suoi discendenti, non sia mai avvenuto. Gesù Cristo è il Creatore di una nuova razza umana migliore e di un universo molto più glorioso. Riflettiamo: se un uomo uccide l'unico figlio di una coppia, non ci può essere una vera riconciliazione a meno che l'assassino non riporti in vita il bambino, come se nulla fosse successo.

I cristiani sono persone alle quali è stata data la prima porzione di questa nuova vita. Quando essi credono in Gesù Cristo, allora lo Spirito di Dio dà loro un nuovo spirito umano, simile a quello del risorto Gesù. I cristiani vivono in un mondo tuttora separato da Dio, tuttavia essi fanno parte di una nuova creazione, un nuovo universo che sarà visibilmente rivelato all'apparizione di Gesù Cristo. Esternamente i cristiani sono soggetti al decadimento come qualsiasi altra cosa nel mondo, ma interiormente essi crescono sempre più forti ogni giorno mentre godono una rinnovata ed intima relazione con l'Iddio vivente. Grazie a questa amicizia rinnovata con Dio, i cristiani ora sono capaci di comportarsi in un modo santo ed altruista che piace a Dio. Secondo la Bibbia un buon comportamento è la conseguenza della riconciliazione con Dio e non è possibile al di fuori di tale riconciliazione.

Conclusioni

Per l’Islam il peccato e le cattive azioni sono aspetti marginali del suo insegnamento. Islam significa sottomissione alla volontà di Allah. Il problema del peccato è risolto nell’obbedienza alla volontà di Allah e nulla più. Questo perché non c’è un’intima relazione tra Allah e le sue creature. Allah è molto al di là delle relazioni umane ed è preoccupato soltanto che la sua volontà sia perfettamente eseguita in tutto il mondo.

Per il Cristianesimo il peccato è la parte centrale del suo insegnamento. L’Evangelo è centrato sul rimedio radicale del peccato che è focalizzato nella nascita, vita, morte, risurrezione ed ascensione di Gesù Cristo. Il problema del peccato, ed in particolare del peccato di Adamo, non può essere risolto da alcun tipo di buon comportamento. Il danno è fatto, il divorzio ha avuto luogo. Il messaggio dell’Evangelo di Gesù Cristo non è una lista di leggi da osservare, ma l'offerta di riparare la relazione che è stata spezzata nell'Eden.

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