Chi è un vero profeta ?

 

Sura Ahzab (33): 40

I Coalizzati 33:40

 

 

Muhammad non è padre

di nessuno dei vostri uomini,

egli è l'Inviato di Allah

e il sigillo dei profeti,

Allah conosce ogni cosa.

 

Avvertenze: Le citazioni coraniche sono dal Corano Ed. Al Hikma 1994, Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia (U.C.O.I.I.)

CHI È QUALIFICATO COME VERO PROFETA DI DIO?

"Poiché il Signore, Dio, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti." Amos 3:7

Saremo tutti d’accordo con Amos che Dio usa i profeti per far conoscere le Sue intenzioni sulla terra. A volte vengono usati altri uomini per profetizzare un evento specifico. Il ministero di profeta è comunque un compito specifico dato solamente a certi uomini scelti. Molti di noi conoscono i nomi dei più famosi profeti: Mosé, Abraamo, Isaia, Yahya ecc. I musulmani aggiungono alla lista un altro nome, Maometto, che credono essere l’ultimo ed il più grande di tutti i profeti. Ma come hanno avuto il loro ministero questi uomini? Cosa ha dato loro l'autorità di chiamarsi "profeti"? Quando seguiamo il messaggio di un profeta è importante che ci assicuriamo della validità della sua chiamata, come anche della verità del suo messaggio. Nella scrittura troviamo almeno quattro qualificazioni date da Dio per il ministero di vero profeta: Esaminiamo queste qualificazioni.

UN PROFETA DEVE PARLARE NEL NOME DI DIO

Un profeta deve parlare nel nome di Dio (in ebraico questo è Yahweh o Geova, a seconda di quale transliterazione è usata per YHWH). Esodo 3:1-6 e 13-15 parlano dell’ "Io Sono" (ebraico:"Yahweh" o in italiano, "Colui Che È") perché "Il suo nome durerà in eterno" (Salmo 72:17-19, Apocalisse 1:8, 17). Possiamo vedere il motivo della rabbia dei giudei (Giovanni 8:24, 58 e 10:30, 33) quando Gesù ha detto di essere l’"Io sono" (anche Marco 13:6, Filippesi 2:5-11).

Nella tabella seguente vediamo che il nome di Dio "Colui Che È" (Yahweh), è usato 6823 volte nella Torà (Taurat in arabo). Tutti i profeti biblici antichi parlano nel Suo nome.

Comunque questo nome di Dio manca completamente nel Corano e non esiste un nome equivalente in arabo.

Nomi di Dio
  Ebraico N. di citazioni nella Bibbia Equivalente in Arabo
Nomi Generali Elohim (Dio) 2550 Allah (Dio)
Nomi descrittivi Adonai (Signore) 340 Rabb (Signore)
Nomi personali YAHWEH (Colui che è) 6823 Sconosciuto - Equivalente inesistente

I

IL MESSAGGIO DEVE ESSERE CONFORME ALLA RIVELAZIONE DATA PRIMA

La Parola di Dio deve rimanere consistente ed immutata. (Deuteronomio 4:1-2; Isaia 8:20; Matteo 5:17-18, 24:35; Apocalisse 22:18-20). Dio non può contraddire la Sua Parola (Salmo 89:35). Nel Corano leggiamo, "...le parole di Allah non subiscono alterazione, questo è l'immenso successo" (sura 10:64). Ciò che i profeti rivelano non può essere contraddetto successivamente. Se dovesse accadere, non ci si può fidare del "profeta" che è venuto dopo.

Quando guardiamo il Corano troviamo molte storie che contraddicono le rivelazioni fatte prima nel racconto biblico.

1) Ci sono molte contraddizioni riguardo Abraamo:

a) Il padre di Abraamo viene erroneamente chiamato Azar invece di Tera (sura 6:74 nei confronti di Genesi 11:26).

b) Non ha cresciuto i suoi discendenti nella valle di Mecca ma in Ebron (Genesi 13:14-18).

c) La sua città d’origine non viene chiamata Mecca ma Ur, in Caldea (le tavole mondane Ebla della Siria confermano l’anticipo di Genesi 11:31).

d) Non cammina nella valle di Mecca in Arabia ma attraverso Caran e Canaan (Genesi 11:31; 12:5).

e) Il Signore ha fatto il Suo patto con Isacco e non col figlio della schiava, Agar (Genesi 17:18-21; 22:2).

f) Non c’è nessuna indicazione che egli ed Ismaele siano andati in Arabia e abbiano costruito la "Ka‘ba" a Mecca anche se hanno passato un pò di tempo in Egitto (Genesi 12:10).

2) I musulmani suppongono che gli arabi siano i discendenti di Ismaele.

a) Storicamente il primo padre degli arabi è Ioctan. Alcuni nomi dei suoi figli si trovano ancora oggi in posti geografici dell’Arabia: Seba, Asarmavet, Ofir e Avila.

b) Il nipote di Abraamo, Lot, è un altro antenato; così il gemello di Giacobbe, Esaù, il padre degli Edomiti e dei Moabiti.

c) Alla fine, Chetura, terza moglie di Abraamo (Genesi 25) ha avuto sei figli maschi che sono diventati tutti antenati degli arabi (p.e. Seba e Dedan del posto di Yemen).

3) Ci sono altre contraddizioni tra la Bibbia ed il Corano. Due di questi sono:

a) Nel Corano Maria è registrata come sorella di Aronne e la figlia di Imran, ma anche madre di Gesù; è stata quindi allontanata di 1570 anni dalla Maria della Bibbia.

b) Aman, un nome babilonese e non egiziano, è menzionato come "Wazir" del faraone (sure 28:6; 29:39; 40:24, 36). Già nel libro di Ester è messo correttamente nella lista degli ufficiali del re Xerxes, in Babilonia.

LA PREDIZIONE DI UN PROFETA DEVE ESSERSI ADEMPIUTA

Le predizioni a lungo termine sono le più rivelanti per noi che tendiamo a concentrarci su di esse. In accordo con il principio menzionato in Deuteronomio 18:21-22, Isaia 43:9 e Giovanni 13:18-21, è importante che ce ne siano delle altre che siano a breve scadenza e possano essere verificate dai contemporanei dei profeti. Queste servono per identificarli come profeti e perciò danno loro credibilità per le predizioni a lungo termine.

Se guardiamo Mosè vediamo che la sua profezia di morte e sconfitta dell’esercito egiziano si è adempiuta immediatamente (Esodo 14:13-14, 27-28). Un’altra sua predizione non si è verificata che secoli dopo (Deuteronomio 28:1, 15, 64-66; 30:1, 4-5). Nello stesso modo se guardiamo il profeta Isaia vediamo che una profezia si è adempiuta il giorno stesso (Isaia 38:5-8), un’altra il giorno seguente (Isaia 37:21-38), un’altra 150 anni dopo nel 606 a.c. (Isaia 39:6-7) ed ancora un’altra si è adempiuta 200 anni dopo (Isaia 13:1, 19-22).*

*Questa profezia si riferisce alla distruzione di Babilonia. Fino ad oggi anche la gente del posto si rifiuta di pernottare fra le sue rovine.

UN PROFETA DEVE ESSERE SCELTO DA DIO

Dalla Torà impariamo che Dio ha scelto una linea o razza attraverso la quale la Sua Parola è rivelata - la linea di Abraamo ed Isacco. Anche se questo non è necessario come qualificazione per essere un profeta, è senz’altro importante per questa discussione.

Molti musulmani indicano il passo di Deuteronomio 18:15,18 per dare valore alla loro idea che Maometto abbia le qualità di profeta. In quel passo è stato promesso un profeta che sarà "come me (Mosè)". Molti musulmani citano il versetto 18 come una predizione a proposito di Maometto come profeta. Poi il versetto 18 è una ripetizione del versetto 15 che si riferisce chiaramente a qualcuno "fra i tuoi fratelli", un israelita, un discendente di Giacobbe, il cui nome è stato cambiato in Israele da Dio. Questa è un’indicazione chiara che Dio voleva il ministero di profeta soltanto tra i discendenti della razza israelita.

Abraamoè Isacco èGiacobbeèGiudaèMosèèDavideèGesù

Abraamoè Ismaele... ...? ... ... ...? ... ... ...? ... ... ...? ...Maometto

CONCLUSIONE: QUALI DI QUESTE QUALIFICAZIONI DIMOSTRA MAOMETTO??

1) Maometto parlò nel nome di "Colui Che È", YAHWEH?

Anche se YAHWEH è utilizzato 6823 volte nella Bibbia non è usato neanche una volta nel Corano e non era forse neanche conosciuto da Maometto.

2) La rivelazione di Maometto si è conformata al messaggio che lo ha preceduto?

Ci sono molte contraddizioni tra il Corano e la Bibbia, tra cui la più dannosa si riferisce all’identità di Gesù ed alla Sua missione sulla terra. Se il messaggio di un profeta va contro predizioni precedenti, il profeta non può essere più nominato vero profeta.

3) Ci sono state delle predizioni fatte da Maometto che si sono avverate durante la sua vita?

Maometto non ha potuto produrre nessuna prova reale di possedere il ministero di profeta. Questo fatto è diventato una preoccupazione per Maometto che ha menzionato per tre volte la sfiducia che gli altri avevano nei suoi confronti, sfiducia basata sull’incapacità sua di produrre un segno miracoloso per confermare la sua autorità (sure 10:20, 13:7,27).

4) Deuteronomio 18 si riferisce a Maometto?

I musulmani non credono che Maometto fosse un discendente di Isacco. Mentre c’è una discussione continua riguardo la tesi della discendenza di Maometto da Ismaele, questo punto di vista viene sostenuto dalla maggior parte dei musulmani di oggigiorno. Anche secondo il Corano (sure 29:27; 45:16), tutti i profeti provenivano dalla linea di Isacco, adempiendo così la promessa di Dio per Abraamo in Genesi 17, cioè che il patto con il Signore sarebbe stato adempiuto soltanto tramite Isacco (e conseguentemente Israele).

Amico musulmano, quando leggi questi versi e consideri ciò che è stato detto, anche tu devi arrivare ad una conclusione. Devi decidere a chi è stato dato il ministero di profeta.

"Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome qualcosa che io non gli ho comandato di dire o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta sarà messo a morte." Deuteronomio 18:20

 

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