Soltanto 100 anni dopo la morte di Maometto nel 632 d.C. i musulmani sottomisero alla loro egemonia metà del territorio che era appartenuto allImpero Romano Cristiano. Dopo altri 100 anni essi conquistarono lAsia centrale e la Cina.
Nel 19mo secolo, con la riconquista del potere delle nazioni europee, toccò ai musulmani subire la sconfitta, culminata nel 1922 con la fine del potere Ottomano.
In una conferenza tenutasi a Mecca nel 1899 i maggiori leaders musulmani discussero sul declino dellIslam. Da quel momento si proposero di far riemergere la cultura e la religione islamica puntando su:
A tuttoggi si contano sul pianeta Terra più di un miliardo di musulmani; essi sono distribuiti fra 50 nazioni islamiche.
Nonostante il mondo arabo sia la culla dellislam, esistono centinaia di milioni di musulmani in Asia mentre la popolazione musulmana più vasta numericamente si trova in Indonesia. Dellintera popolazione mondiale islamica, il 2% vive in Europa.
LIslam è oggi la religione che conta la più veloce crescita numerica di aderenti, dovuta, soprattutto, allelevatissimo indice di natalità che, nei paesi islamici, cresce globalmente di circa il 2.6% lanno.
Questo rappresenta un forte contrasto se paragonato allindice di natalità estremamente basso in Occidente. Anche la crescità numerica dovuta alle "conversioni" incide particolarmente. In Africa, per esempio, molti cristiani (cattolici) nominali sono stati soggiogati, altri abbracciano l'Islam di lora spontanea volontà, altri ancora per ragioni finanziarie. Neanche lEuropa è sfuggita alla strategia dei musulmani. Riportiamo qualche esempio:
IN INGHILTERRA
Oggi, circa 15 milioni di musulmani risiedono in Europa; e di questi circa un milione vive legalmente in Italia (senza contare poi i clandestini...). Uno dei più straordinari fenomeni degli ultimi anni, iniziato alla fine degli anni "40, è stato l'enorme afflusso di manodopera straniera nei Paesi Europei, che ha portato una forte percentuale di musulmani a stabilirsi nel nostro continente. Un esempio ci è dato, dal "laboratorio" costituito dellIslam inglese.
LIslam si sta imponendo come una forza organizzativa e politica in Gran Bretagna.
LInghilterra, dove i musulmani stanno consolidando la loro influenza politica ed economica che raggiunge perfino le aule del Parlamento, è del continuo messa sotto pressione dai musulmani zelanti. Essi vogliono addirittura che l'Islam sia riconosciuto legalmente come la seconda religione di Stato.
Sanno che, in caso di riconoscimento ufficiale, potranno provare a far legalizzare la Legge Islamica (Sharià), oltre che ottenere speciali diritti e privilegi.
ATTIVI E DI VISIONE
In questa nazione, i musulmani hanno dedicato gli ultimi 7 anni ad una quasi totale ristrutturazione dellIslam. Proliferano moschee e istituti islamici, mentre altri musulmani si occupano di esercitare la loro influenza nei campi delleducazione scolastica, nella censura e in politica. Non lasciano niente al caso.
In Inghilterra, all'inizio degli anni '80,un documento scritto dal Parlamento Islamico anticipava le intenzioni dei musulmani dichiarando che il movimento islamico in Europa si sta organizzando pe affermare lIslam e trasformare la società europea in una nuova società islamica con il Corano e la Tradizione Ortodossa come fondamento.
Nel comunicato viene ben precisato che non si tratta di limitarsi a costruire edifici e strutture islamiche ma " di portare una rivoluzione islamica".
Non è ancora tutto!
In Inghilterra i musulmani hanno chiesto di criminalizzare, e pertanto ritirare dalle librerie cristiane, i libri, manuali o altro che spingano i credenti ad evangelizzarli; questa legge per ora non è passata. Per meglio sostenere questa richiesta, accusano i credenti di "razzismo" dicendo che questi "hanno pregiudizi contro coloro che sono di fede diversa" ( "The Christian Herald " 10 febb. 1996).
Inoltre nelle scuole dove da sempre il Cristianesimo è insegnato, linsegnante di religione è oggi obbligato a presentare lIslam come religione alternativa al Cristianesimo.
E L'ITALIA?
(NEL PROSSIMO DECENNIO MULTIRAZZIALE E MAGARI...ISLAMIZZATA?)
TENDENZE "APPARENTI" DELL'ESPANSIONE ISLAMICA IN ITALIA
Questa principalmente dovuta a:
REAZIONE DEL CETO MEDIO ITALIANO
Ansia, rigetto, pregiudizi, accanito razzismo, timore della riconquista araba in Italia, radici religiose fra i nostri cattolici e tensioni non risolte fra le due religioni, Cattolica e Islam. Queste due culture hanno permeato i loro rapporti con odio e incomprensioni, crociate e comportamenti vendicativi tanto che sembra impossibile che le due parti si possano realmente riconciliare ancora dopo tanti secoli.
IL FATTORE PETROLIO ED ECONOMICO: RICATTO?
Il mondo arabo, agli inizi degli anni '80, chiuse il rubinetto del petrolio causando il periodo di "austerity". I governanti occidentali, ricordando ancora oggi quella lezione, temono forse un ricatto simile nel caso le richieste delle nazioni arabe siano trascurate.
Si spiegherebbe allora perchè il governo italiano sia disponibile ad aprire la cosidetta "via del dialogo" con l'Islam in Italia. Scrivo fra virgolette la parola dialogo in quanto i musulmani ridono di questa parola che è estranea al Corano stesso. Sanno però che, finchè non hanno una solida piattaforma politica per introdurre successivamente tutte le loro altre più pressanti richieste, devono sfruttare questa alternativa.
Non trascuriamo che anche Maometto si comportava in questo modo quando si trovava numericamente inferiore nei luoghi in cui presentava la sua "invenzione" dell'Islam.
DINAMICA DELL'ESPANSIONE: QUALCHE ACCENNO STORICO
Anni fa cominciarono da parte europea le richieste di manodopera straniera turca, araba, pachistana, indiana ecc.
Anni dopo si iniziò a parlare di "problemi di immigrazione" che altro non erano che le richieste pressanti dei musulmani immigrati in Europa di essere accettati e assimilati dal sistema occidentale. Le comunità orientali o africane hanno inevitabilmente culture, tradizioni e costumi diversi dai nostri e, si sa, tutto ciò che non si conosce, spaventa un pò. Noi occidentali, indubbiamente, siamo disturbati dal fenomeno dell'immigrazione ma è altresì vero che, con il passare del tempo, lo si è accettato. Questa non gradita convivenza, nonostante un lungo passato da immigrati che ci caratterizza, ha dato origine ai "problemi di xenofobia".
La violenta reazione di rigetto da parte occidentale ha provocato, di rimbalzo, la "resistenza islamica" i cui aderenti la attuano non per motivi religiosi ma per ragioni di convenienza.
I musulmani, per sentirsi più sicuri, si rifugiano nell'identità religiosa e vengono così dominati dalla religione stessa. Sanno che, soltanto attraverso l' identità religiosa di massa, possono prevalere in una società che si auto- definisce buonista, democratica e tollerante.
Certo è che, questo movimento di resistenza islamica, fa si che molte persone islamiche diventino preda del nazionalismo e del fondamentalismo religioso.
CHI SONO I NOSTRI AMICI IN ITALIA ?
Un terzo circa dei musulmani attualmente presenti in Italia proviene dal Marocco, mentre il resto spazia dalla Tunisia alla ex-Jugoslavia, dallEgitto allAlbania, dalla Somalia allIran, dal Pakistan al Senegal.
E faticoso pensare che tutti questi lavoratori siano fondamentalisti. No! La grandissima maggioranza di loro sono amici che vogliono lavorare in pace e si trovano bene fra noi.
I problemi sorgono da quei musulmani fondamentalisti che aspirano a trasformare lItalia in una nazione con la Sharia (legge islamica) come fondamento.
I musulmani troppo zelanti, (cioè, non i nostri comuni lavavetri) non hanno esitazione a dichiarare che il loro scopo è quello di guadagnare potenza politica ed economica come fondamento sul quale introdurre poi tutti gli aspetti dell'Islam nella società Italiana.
VOGLIONO UNA PIATTAFORMA POLITICA IN ITALIA
Ultimamente gli esponenti islamici fanno pressione per ottenere il riconoscimento ufficiale dell' Islam e per avere privilegi e diritti che ancora non hanno.
Ad esempio, lUnione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia (U.C.O.I.I.) ha chiesto ripetute volte di poter stipulare un intesa con lo Stato, ai sensi dellart.8 della nostra Costituzione, in modo di: poter accedere al prelievo dell8 per mille, poter ottenere losservanza della circoncisione a spese del Servizio Sanitario Nazionale, potersi avvalere del diritto, per gli operai Islamici, di assentarsi dal lavoro per adempiere ai riti religiosi giornalieri prescritti dal corano (es. la preghiera); poter ottenere il riconoscimento delle feste Islamiche, ecc.
Bisogna tenere presente che la nostra società, per principio, è aperta ad altre culture e non si oppone alle richieste degli islamici, loro,al contrario usano la libertà dei popoli per poi togliergliela!
Limmigrazione porta lIslam a dilagare anche nel nostro Paese. LIslam sta penetrando nel tessuto sociale, educativo e politico, come in Inghilterra.
In seguito, come già sta accadendo negli altri Paesi Europei, conosceremo anche noi limpatto con la seconda generazione inevitabilmente integrata di fatto nel sistema Italiano.
LISLAM BUSSA ALLE SCUOLE ITALIANE...
IN CHE MISURA può la scuola italiana assimilare la religione islamica?
Questo era in sostanza il tema principale del convegno organizzato a Modena dallA.C.L.I. il 29 e 30 Novembre 1997.
Il convegno si è aperto con le richieste del Movimento islamico Italiano che chiede di mettere fuorilegge, secondo il responsabile del Movimento Islamico Italiano signor Hamza Roberto Piccardo, la presunta e indiretta "discriminazione religiosa" e il "tentativo di criminalizzare un intera comunità (islamica) e di metterla in posizione di inquisita" in Italia, attraverso i testi scolastici di storia.
Il 3°congresso delle A.C.L.I. ha accettato di presentare listanza allattuale governo presso il ministro Berlinguer. A varie riprese, "illustri" relatori italiani hanno usato paroloni come, ad esempio:
"E loccasione di un pluralismo religioso" oppure "Siamo davanti alla consapevolezza della necessità di una comprensione e interazione interculturale" o ancora "Abbiamo bisogno di un ritorno alla spiritualità".
Ad un certo punto è stato detto da un altro relatore italiano "Dobbiamo far crescere la comprensione nelle persone di quel che sarà la realtà domani; occorre il massimo delle energie e della disponibilità."
La Bibbia ci ha avvisato della deviazione spirituale che si propagherà negli ultimi tempi. Esaminiamo ad esempio con la Bibbia alla mano, quel che dice lapostolo Paolo, ispirato dallo Spirito Santo, nelle sue lettere contenute nel Nuovo Testamento (solo per citarne un paio) :
1 Timoteo 4:1 "Ma lo Spirito dice esprssamente che nei tempi a venire alcuni apotesteranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori, e a dottrine di demoni per via della ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna segnati da un marchio nella loro coscienza..."
2 Timoteo 4:3 "Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina, ma per prurito di udire si accumuleranno dottori secondo le loro voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole."
Illustri relatori italiani, convertiti allislam, si alternavano dando vigore alle loro opinioni e richieste, senza trovare la minima opposizione da parte degli interlocutori che, invece. si compiacevano di ascoltarli. Alla conclusione del dibattito, durato due giorni, il presidente nazionale delle A.C.L.I.- Franco Passuello- allacciandosi al principio di uguaglianza fra le religioni, ha dichiarato di relazionare presso il ministro Berlinguer, questa ed altre richieste presentate dal Movimento Islamico Italiano.
Il presidente Franco Passuello oltre a mostrarsi daccordo nel bisogno di revisionare totalmente i libri di testo scolastici, vede lurgenza di "aggiornare" gli istituti scolastici, iniziando dagli stessi docenti, per andare verso una "corretta valutazione" dellIslam al fine di insegnarla agli studenti italiani.
Durante tutto il congresso, da nessuno dei relatori, è stata presentata una singola prova, nè citato un libro di scuola, a sostegno di questa presunta "discriminazione religiosa continuata".
Questi sono i risultati dei lavori ritenuti validi per essere presentati al governo dallo stesso presidente nazionale delle ACLI:
a) Inserimento di scuole pubbliche (non statali) musulmane, asili islamici per impartire i primi rudimenti della religione (opzione estesa ai bambini non musulmani), scuole separate maschili e femminili.
b) Aggiornamento, per questi scopi, del personale docente alla formazione multiculturale (inteso come programma di studio dellIslam) per insegnarla agli studenti dalle scuole fino alle università.
c) Revisionamento di tutti i libri di testo attuali riguardo alla dottrina e alla storia islamica, stralciando la parte delle colonizzazioni islamiche, e dando invece risalto al contributo scientifico e ad altri aspetti più positivi.
d) Insegnamento dellislam nelle scuole, con insegnanti di teologia musulmana nostrani formati per lavorare a tempo pieno. E pagati da chi? Un dirigente italiano dellUCOII, sostiene che "lo Stato ha i mezzi e il dovere di farlo".
In altre parole, largomento e scusa della discriminazione religiosa nelle scuole, non serve che ad occultare la mera islamizzazione in atto in Italia incominciando dalleducazione scolastica.
Perché? Eopinione musulmana che la discriminazione religiosa nei loro confronti vada combattuta perché denigra e impedisce la stabilizzazione dellIslam in Europa e quindi Italia compresa.
In Inghilterra, il progetto di islamizzare il Regno Unito comprende il programma chiamato "discriminazione religiosa".
Nel gennaio 1996 la Comunità Europea ha discusso questo problema, suscitato dal Parlamento Musulmano Europeo a Londra, e sarebbe d'accordo nel condannare come reato il "pubblico incitamento alla discriminazione...verso gruppi di persone di diversa razza, religione o nazionalità".
Infatti il Q-News, il primo e più influente settimanale Islamico d' Europa, sta arringando per far approvare una nuova legge atta a costituire il reato di "discriminazione religiosa" (Dal Christian Herald -10 Febbraio 1996).
CONTEGGIO ALLA ROVESCIA...
Ho scritto questo articolo soltanto due anni fà e solo adesso lo sto portando a conoscenza. Volevo esserne prima più che sicuro. Mentre sto ultimando con alcuni ritocchi questo articolo, oggi 10 ottobre, mi giunge la notizia e la conferma di quanto sopra finora scritto. I fondamentalisti hanno veramente utilizzato dalla loro esperienza in Inghilterra di usare la piattaforma della discriminazione religiosa per imporsi, anche in Italia.
Nel Corriere della Sera, datato 9 ottobre 1999, pagina 15, scritto da Roberto Zuccolino, vi è un servizio con il sottotitolo: "Anche il divieto del chador a scuola potrà essere contestato. Il Polo attacca: " Iniziativa subdola e pericolosa". Le discriminazioni finiranno in tribunale. Sesso, religione, origine etnica, handicap: via al disegno di legge contro lintolleranza.
Su questa scia i musulmani non hanno perso occasione. Vorremmo udire che altrettanto accada nei molti Paesi Islamici dove la discriminazione contro i cristiani è feroce. I musulmani in Europa ci rispondono: noi non siamo responsabili pe quel che accade in quei paesi islamici. Certo! Ma nemmeno ci giungono notizie da loro di organizzare petizioni alle ambasciate islamiche in Europa per contestare la persecuzione contro i cristiani. Pertanto non si rendono di fatto "indirettamente" colpevoli anchessi se vale quel che si dice: "chi tace acconsente" ?
Cè di più. Già nel 1992, il comitato del Parlamento Musulmano a Londra delineava un quadro strategico che comprendeva i seguenti scopi:
* Effettuare, verso lOccidente, ricerche sulla filosofia, cultura, sistema politico e
civilizzazione (nota: "riscrivere la storia" attraverso lo sguardo islamico)
* Esortare i musulmani a vivere uno stile di vita moralmente più corretto (per contrastare gli standard occidentali ormai notoriamente in declino).
* Assistere i convertiti europei allIslam, sostenendoli economicamente e aiutarli a sposarsi
ove possibile (per dare origine a figli europei di appartenenza musulmana).
* Formare studenti Musulmani per la missione nelle università e altri centri culturali.
* Investire per laddestramento dei missionari e per materiale propagandistico. Eccellente qualità di stampati apologetici,compreso le traduzioni del Corano e infine le testimonianze dei convertiti europei allIslam da distribuire gratuitamente.
IN ALTRI PAESI
I musulmani stanno lavorando lentamente ma con efficacia perché gli obbiettivi raggiunti in Inghilterra siano raggiunti anche negli Stati Uniti, in Francia, Germania e...in Italia.
Qualche esempio: già in Francia, nel porto di Marsiglia, è vietato distribuire letteratura cristiana ai musulmani che aspettano di imbarcarsi per il Nord Africa.
Si è stimato che in Francia nel 2.000, circa il 50% degli alunni nelle scuole sarà di origine musulmana.
Dai Paesi menzionati arrivano anche notizie relative a conversioni per lopera di islamizzazione che i musulmani stanno svolgendo. Questo succede anche in Italia anche se le conversioni per ora sono assai scarse: si tratta di ex-cattolici nominali convertiti allIslam.
RIFLESSIONI E DOMANDE CHE E URGENTE PORSI...
L' Islam è la piu' grande sfida trascurata a livello mondiale dai credenti in Gesù. Questa avanzata sta avendo purtroppo successo soprattutto in quelle nazioni in cui la Chiesa è indebolita e divisa.
L'aumento di musulmani immigrati, insieme al loro indice di natalità che è molto più elevato del nostro, fa prevedere che fra alcuni anni, ci sarà una numerosa massa di musulmani provenienti dalla seconda e dalla terza generazione.
1) Forse, alcuni di noi che amano servire il Signore, pensano che evangelizzare i musulmani sia una perdita di tempo e perciò non ci riguardi, visto che i frutti sono scarsi.
Se riflettiamo, però, anche se prospettare la salvezza ai musulmani è difficile (perchè è una pratica inusuale per noi), il credente in Gesù è chiamato a partecipare a tutto ciò che è nel cuore del suo Maestro: predicare lEvangelo ad ogni creatura (Marco 13:10; 16:15; Matteo 24:14) "che ascoltino o che non ascoltino" (Ezechiele 3:11b).
2) La storia dellIslam mostra che ovunque questa religione sia stata riconosciuta ufficialmente, è cominciata la persecuzione contro i credenti in Gesù.
Quando un giorno l'Italia dovrà per legge riconoscere ufficialmente lIslam come seconda religione, i musulmani faranno vietare a noi credenti, la predicazione del Vangelo? Non è forse per questo che oggi dobbiamo sfruttare la libertà che abbiamo di predicare ad ogni creatura?
3) Alcuni di noi forse hanno timore di loro. I musulmani non sono un pericolo: Cristo ha già vinto! Del resto le Scritture non ci assicurano che " in tutte queste cose noi siamo piu' che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati'"? (Rom.8:37)
Dio, che ama indistintamente tutti gli uomini, non ha dato il diritto anche ai musulmani di essere salvati dallira a venire, per mezzo di Gesù?
Alla luce delle Scritture, noi tutti siamo chiamati ad essere testimoni della nostra fede in Gesù Cristo, verso tutti senza esclusioni. E se non sentiamo il minimo peso per la loro salvezza, cosa possiamo fare?
Una cosa è certa: se chiediamo in preghiera a Dio di trasmettere nel nostro cuore la Sua compassione e il Suo amore per loro, il nostro Divino Maestro ci ispirerà ad andare anche verso questo prezioso popolo.
Francesco Maggio
Islamologo e missionario evangelico